Un territorio da scoprire

/Un territorio da scoprire
Un territorio da scoprire2020-04-27T22:09:56+00:00

E’ doveroso un piccolo cenno su Caposele anche se sulle sue origini esistono solo una serie di ipotesi; poeti e storici come Omero, Virgilio, Plinio e Strabone parlano del fiume Sele nei loro scritti ed infatti una delle ipotesi suggerisce che il nome Caposele derivi, appunto, dalle sorgenti del suddeacquedottotto fiume. Un fatto certo è che i primi abitanti costruirono le loro case ai piedi del monte Paflagone, dove numerose polle sorgive formavano un laghetto prima di dare origine al fiume Sele, diretto verso Paestum, dove si unisce al mar Tirreno. Gran parte dell’acqua è stata successivamente captata (1906) e da allora alimenta l’Acquedotto pugliese, dissetando l’intero Tavoliere delle Puglie fino a Santa Maria di Leuca.

La piccola Materdomini, invece, in origine era una piccola collina ricoperta di sambuchi su cui si portavano le greggi al pascolo. La leggenda narra di due apparizioni, nel Medioevo, della Vergine a dei pastori proprio su un sambuco; in seguito a questo materdomini-panoramaevento prodigioso e su espressa richiesta della Madonna, fu edificata una piccola cappella che divenne ben presto luogo di pellegrinaggi. Nella metà del 1700, con Sant’Alfonso Maria dei Liguori, fu costruito un collegio accanto alla cappella (riedificata nel corso del tempo per via dei frequenti terremoti) e i Redentoristi divennero i custodi del culto mariano. Proprio quest’ultimo portò il giovane Gerardo Maiella in questo luogo, dove vi morì nel 1755. Protettore delle mamme, dei bambini e delle partorienti è venerato da numerosi fedeli e il suo culto si è affiancato a quello della Materdomini.

Caposele, con la sua amena frazione di Materdomini, si trova in Irpinia che ” con i suoi panorami a perdita d’occhio, il vento che sferza i crinali, ricche fonti purissime e greggi al pascolo evoca scenari celtici”. La leggenda narra di un lupo (Hirpus in lingua osca)  che guidò, 500 anni prima di Cristo, un gruppo di giovani sanniti nel rito della Ver Sacrum (Primavera sacra, un rito per formare nuovi insediamenti) sulla “Collina della terra” ad Avellino, dove oggi sorge il Duomo.
Un legame ancestrale lega gli Irpini alla figura del lupo, che riconduce ad antichi riti pagani, spiritici e sciamanici ed è qui che nascono le leggende degli uomini-lupo, quelle anime maledette che di notte si trasformano in creature dalla furia cieca.
L’Irpinia è terra di folklore, di bellezze naturali a tratti selvagge, di eccellenti tradizioni enogastronomiche, di fede, di storia e leggenda e di borghi suggestivi. Perchè visitare l’Irpinia? Vi suggeriamo qualche buon motivo:

  • Per ritrovare il contatto con la Natura
  • Per ammirare le bellezze di borghi e castelli
  • Per vivere un percorso di fede attraverso i Santuari e le Abbazie
  • Per visitare zone di leggende e di particolari riti folkloristici
  • Per assaporare vini eccellenti e gustosi prodotti della tradizione locale
  • Per partecipare a festival musicali e rinomate sagre

Oltre agli immediati “dintorni irpini” da Casa Kaità è possibile raggiungere con facilità e in tempi relativamente brevi i luoghi più conosciuti della Campania (Cilento, Napoli, Pompei, Reggia di Caserta, Costiera Amalfitana) ma anche della Basilicata (Matera, Craco, Venosa, Maratea, Parco del Pollino).

Dicono di noi

Dalla creatività di Patrizia Di Masi, da una ghianda, dalla Natura... per ricordarci che siamo parte di essa. 🍂🐿️👏🏻

Gelsomina Fuschetto

Gelsomina Fuschetto

Siete grandi ragazzi, non fermatevi mai, il mondo ha bisogno di persone come voi❤️

Stefano Di Masi

Stefano Di Masi

Bellissimo! Non poteva essere diversamente, siete due artisti appassionati del vostro lavoro e si vede in tutto ciò che fate!😍😘

Tania Cordasco

Tania Cordasco